CASTELLO DI MALETO
(Santo Stefano del Corvaro)
Argomenti correlati: 1) Valle di Malito 2) Castello di Corvaro; 3) La Mola Martorelii
A nord-ovest sia della Rocca di Corvaro sia di Santo Stefano, sul monte Frontino a circa 1.100 m. d'altitudine, era situato il castello di Maleto ove tutt'ora si notano imponenti resti di antiche torri medioevali e mura perimetrali, ricoperte di folta vegetazione, per un recente rimboschimento di pini.
Nella direzione e nel disegno procede approssimativamente come la rocca di Corvaro.
Il nome di Frontino (piccolo fronte) forse è
dovuto al fatto che, per la sua posizione, costituiva un avamposto di tutto il sistema
difensivo del territorio (1).
Tra il monte Frontino e il monte San Mauro scorre il torrente "Apa" che costituiva una difesa naturale per il castello.
Da questo castello derivera Santo Stefano del Corvaro.
Titolo Articolo: CASTELLO DI MALETO
Autore: MONSIGNOR GIOVANNI MACERONI
Da visitare a Santo Stefano del Corvaro
Santo Stefano offre scorci storici, archeologici e paesaggistici di grande rilievo, non si può, infatti,
arrivandoci, non visitare il centro del paese con i suoi palazzi storici, le costruzioni
che lasciano intravedere ancora le antiche linee di un mulino ad acqua o, l'ingresso di quello che fu definito dallo storico
Teodoro Bonanni l'ottava meraviglia dell'Abruzzo Ulteriore, un
cunicolo romano costruito
nel I° sec. d.C.
per portare l'acqua captata dal torrente Apa (Valle di Malito) nella piana di
Corvaro.
Santo Stefano può esser definito da un punto di vista storico il paese dei mulini, infatti dalla
sommità del paese,
sino alla sottostante piana di Corvaro (loc. Le Mole) si contavano dodici
mulini ad acqua, alimentati dalla "refota" ossia dal sistema che permetteva
di derivare l'acqua dal torrente Apa e convogliarla lungo il canale dei mulini attraverso
la galleria romana prima citata.
Tra questi la Mola Martorelli,
la prima a esser servita
dal flusso d'acqua proveniente dal cunicolo, appartenente fino alla fine dell'ottocento alla potente
famiglia Colonna,
fu acquistata dalla famiglia Martorelli ed è rimasta in funzione fino al 1956.
È stata completamente
ristrutturata dal suo attuale proprietario, il Sig. Domenico Martorelli,
nell'arco del progetto Euromills del 2000.
Il paese è attraversato dal Sentiero Europeo E1 e dal
Cammino Naturale dei Parchi.
Sotto il Monte Frontino si sviluppa la Valle di Malito, nella quale si trova la Chiesa della Madonna di Malito, il cui culto viene praticato dal medioevo
Sulla sommita del Monte Frontino, i resti di una torre del Castello
Nota 1: Per altri il nome del monte deriva da Sesto Giulio Frontino (40 d.C. - 103/104) curatore delle acque, ossia il responsabile degli acquedotti e dei servizi annessi, romano a cui potrebbe essere attribuita la costruzione della galleria idraulica, lunga oltre 700m, in grado di far giungere le acque della Valle di Malito nelle odierne Santo Stefano e Corvaro. Per approfondire si veda il "Cunicolo romano" nella pagina dedicata alla Mola Martorelli, il mulino ad acqua ristrutturato a Santo Stefano. (torna alla lettura).