Fase 2 nelle Aree Protette del Lazio
le F.A.Q. della Regione Lazio
Premessa
La COVID-19 (dall'inglese COronaVIrus Disease 19), o SARS-CoV-2 o
malattia da coronavirus 2019,
è una patologia infettiva respiratoria causata dal virus SARS-CoV-2,
appartenente alla famiglia dei coronavirus.
L'assenza al momento di un vaccino e di una cura specifica hanno portato il Governo e le Regioni ad
attuare misure straordinarie di contenimento attraverso la creazione di zone rosse,
la chiusura di attività produttive, commerciali (come bar e ristoranti), e la riduzione degli spostamenti
individuali,
a eccezione di quelli di comprovata necessità e urgenza (lavoro, salute e spesa alimentare).
Misure di contenimento: Fase 2
Con il Dcpm del 26 aprile 2020, a partire dalla data del 4 maggio, l'attività motoria all'aperto è di nuovo consentita, senza l'obbligo della prossimità della propria abitazione, e dell'uso della mascherina, quest'ultima deve essere comunque utilizzata quando si è a contatto con altre persone, nel rispetto della distanza di sicurezza di almeno un metro.
1. Fase 2: le Aree Protette del Lazio restano chiuse?
No, sono fruibili rispettando l'obbligo della mascherina quando si è in prossimità
di altre persone e la distanza interpersonale di sicurezza di almeno due metri per l'attività
sportiva e di un metro per tutte le altre attività
2.Cosa possiamo fare nei parchi?
È possibile passeggiare nei sentieri dei Parchi, correre, fare trekking e
altre attività sportive individualmente o con persone conviventi, all'interno
della tua provincia.
3. È consentito accompagnare un minore?
Si. È possibile accompagnare un minore o una persona non autosufficiente.
4. E` consentito utilizzare le aree attrezzate del parco?
No. Non è possibile utilizzare le aree attrezzate per fare ginnastica, picnic,
feste,
partite di calcio e ogni altra attività ludico ricreativa da svolgere in
compagnia o che crei assembramenti.
Per approfondire:
Dal sito istituzionale del Governo Italiano
Misure di contenimento: Fase 1
Nella fase 1, principalmente a seguito del Dcpm 9 marzo 2020, l'attività motoria all'aperto era consentita solo se svolta individualmente e in prossimità della propria abitazione, con l'obbligo di rispettare la distanza interpersonale di almeno un metro.